Italia bene grazie a Conte, che batte Musumeci 901.000 € a ZERO

I 2 volti della burocrazia, alla faccia dei cittadini

È trascorso ben oltre un mese dal giorno della delibera n. 124 del 28.3.2020 con la quale la Giunta Regionale di Musumeci prometteva gli ormai celebri 100 milioni di euro da stanziare in tempi rapidi in favore di famiglie disagiate per spese – poi si è stabilito – in generi alimentari, prodotti e servizi di prima necessità, bollette, canoni di locazione.

Di questi 100 milioni il 4 aprile ne venivano stanziati 30 (di cui iniziava l’erogazione solo per alcuni comuni), reperiti dal Fondo Sociale Europeo, mentre gli altri 70 dovevano essere reperiti dal Programma Operativo Complementare. Dunque soldi che necessitavano di una rimodulazione perché sottratti a progetti già definiti (turismo e beni culturali): un’odissea.

La legge finanziaria approvata sabato scorso 2 maggio, prevedrebbe una semplificazione amministrativa. Di questi soldi però i cittadini siracusani, quelli disagiati, non hanno visto nemmeno un centesimo.

Da Palazzo d’Orleans però sanno a chi attribuire la colpa: alla burocrazia.

Ciò accade mentre a Roma i partiti di opposizione (stesso colore di Musumeci), tramite una feroce campagna mediatica, addebitano stranamente la lentezza della famosa burocrazia italiana al Presidente Conte; anche per la cassa integrazione in deroga che avrebbe ben altri responsabili.

Anche noi denunciamo l’enorme lentezza della burocrazia italiana, e sebbene non sia intellettualmente possibile attribuirne la colpa al Presidente Conte, non giustifichiamo l’azione di un governo che ci sembra non abbia anticipato tale problematica, sottovalutandola.

Tuttavia, in tema di aiuti ai più deboli, e ci riferiamo alla possibilità di mangiare in tempi di corona virus attraverso buoni pasto, non si può non constatare che gli unici aiuti arrivati (oltre a quelli dei benefattori) sono quelli promessi da Conte, arrivati in pochi giorni agli enti locali i quali non hanno poi perso tempo, a Siracusa come nelle altre città italiane, a distribuirli nelle più svariate modalità. Una modalità quella adottata a Siracusa denunciata però da qualcuno come «poco trasparente» poiché mancherebbe una reale tracciabilità dei buoni e la rendicontazione delle modalità attuate, come prevedono i decreti.

Il Sindaco Italia, sensibile a certe problematiche, ha dunque saputo mettere in saccoccia, è il caso di dirlo, i 901mila euro arrivati da Roma, riscattando una immagine (almeno fra i più bisognosi), che negli ultimi mesi aveva perso la sua brillantezza.

A noi però non è dato conoscere alcunché in merito all’atto di adesione che il Comune di Siracusa dovrebbe trasmettere come previsto dal decreto regionale, senza il quale non potrebbe ricevere i fondi regionali assegnati. I siracusani quindi attendono anche questi soldi: una prima tranche di 727.026 euro come indicato nel D.D.G. n. 304 del 4 Aprile 2020.

Così si spera.

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