“Siamo poveri ma onesti”. Lo ha detto l’On. Vincenzo Vinciullo

Il riferimento, lo diciamo subito, è all’operato della Commissione Bilancio di cui il Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana Vinciullo è Presidente, ed in particolar modo allo stato in cui si trovano i conti siciliani, con l’avvenuta approvazione del bilancio da parte della Corte dei Conti nazionale.

“Siamo stati la prima regione in Italia ad aver chiuso i conti in attivo e per questo motivo siamo usciti dalla back-list, cioè dalla lista dei cattivi; la Regione Siciliana era la prima delle regioni canaglie e siamo invece entrati nel libro bianco delle regioni, che sono povere, perché è chiaro che siamo poveri ma siamo onesti, nel senso che abbiamo rispettato gli impegni con tutti, non ultimo il pagamento di tutti i debiti che erano stati contratti dal 1994 al 2013 senza che avevano una copertura. Oggi siamo, ripeto, poveri ma onesti. Essere onesti ci da la possibilità di ridurre le tasse, di garantire gli stipendi anche ad enti come le province, che non rientrerebbero nell’ordine della regione, e a tutti i precari dei vari enti”.

Questo ed altro ha dichiarato il deputato in diretta su Teleunotris ospite della trasmissione Informare del 21 Settembre scorso.

Il riferimento ai conti del bilancio è chiaro, tuttavia alcune sue frasi, ormai celebri, del passato conducono spesso gli addetti ai lavori ad esercitare parecchia attenzione sulle dichiarazioni di Vinciullo. Ci si chiede se il “poveri ma onesti” sia una frase che risenta dell’influenza mediatica dei cosiddetti “grillini”, da sempre paladini dell’onestà ed etichettati anche per questo come populisti. Sorge sempre più forte il dubbio che i vari politici stiano cercando di adeguarsi ad un linguaggio sempre più di marca penta stellata, al fine forse di raccogliere quanto più consenso possibile, ma spesso senza tener conto (o forse sì), dell’ilarità che determinate dichiarazioni possono causare quando sono essi stessi a farle. “Lo stipendio non mi basta a causa dei numerosi regali per matrimoni ai quali sono invitato”, provocò tempo addietro l’indignazione dei cittadini, ripresa da molti media nazionali; ma il più recente “siamo poveri ma onesti” lascia inesorabilmente spazio ad un interrogativo: i poveri chi sarebbero? Certamente non i deputati della Regione Siciliana che fra stipendio e indennità aggiuntive (ad eccezione dei 5 Stelle, che lo stipendio se lo dimezzano), è risaputo che sono fra i politici più pagati al mondo.

*l’immagine di copertina è tratta da Teleuno Tris Siracusa
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