A Siracusa non ci sia annoia: strani incontri nel centro urbano

È proprio così, a Siracusa non ci si annoia. Ti capita di alzare gli occhi e vedere appese penzolanti da un cavo elettrico una numerosa serie di calzature li ben saldate coi lacci (meno pericolose dei piccioni, direte). Puoi girare l’angolo e trovi una poltrona appesa a una ringhiera, utile a godersi la vista in piena comodità. Piove, e un vicolo di Ortigia si trasforma in un rinomato acquascivoli vista mare (gratuito), per turisti in costume.

Ma non è finita. Fra le tante curiosità, ad arricchire la giornata di un cittadino siracusano può esserci qualcosa di altrettanto singolare.

Può anche succedere infatti che uscendo da un supermercato ti capiti di ascoltare inavvertitamente il verso di una pecora. Sei nei pressi del popolare quartiere denominato “Mazzarrona”, dunque nel centro urbano, e dopo una istintiva guardata qua e la, pensi che la cosa sia abbastanza strana e che forse una visita dall’otorino sarebbe opportuna. Poi però arrivi al parcheggio, metti in moto l’auto e guidi per qualche metro…ecco risolto l’arcano.

Ciò che sembrava un rumore immaginario subito si tramuta in una curiosa e, diciamolo, incredibile realtà: una famigliola di pecore si materializza ai tuoi occhi. Si una famigliola; ti chiedi infatti se esse siano parte di quei gruppi di pecorelle guidate da un pastore, cosa che di per sé sarebbe già incredibile in quel tratto di strada urbana. E invece no, solo un piccolo gruppetto uscito chissà da dove, presumibilmente da una delle baracche apparentemente abusive delle vicinanze o da uno dei garage degli edifici popolari, dove probabilmente vengono custodite chissà in che modo e soprattutto chissà a quale fine.

E allora, non hai il tempo di pensare che “siamo a Siracusa”, che subito vedi queste pecorelle abbandonare la siepe (se così può denominarsi), per transitare sulla carreggiata fino a giungere, con estrema tranquillità, all’interno dell’aiuola della rotonda piena di erbacce, rischiando l’incidente coi veicoli in transito.

Ma non è finita. Succede che procedendo con attenzione con la tua auto, ai tuoi occhi si presenta una scena simile alla precedente, dalla quale stavi tentando di riprenderti: una coppia di cavalli, pony vista la misura, brucano le sterpaglie presenti accanto alla strada, anch’essi indisturbati, senza che nessuna presenza umana, (magari il legittimo proprietario), stia dalla distanza vigilando sull’attività di quegli animali e sulla loro sicurezza o quella altrui.

Uno direbbe che almeno i cani hanno il guinzaglio. Ma questa è la città dove qualche anno fa, ricorderete tutti, Dumbo passeggiava libero fra Scala Greca e Santa Panagia (a dire il vero insieme al suo istruttore). Che saranno mai 5 pecorelle e due cavallucci.

Che dire, abbiamo uno zoo alla Mazzarrona e non lo sapevamo (?).

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