Fototeca Siracusana: via alla 3° Edizione di “Estate Fotografia Siracusana”

Due mesi di mostre gratuite accompagneranno l’estate di appassionati e non

Inaugurata ieri sera presso la Fototeca Siracusana di Largo Empedocle 9 la Rassegna Fotografica “Estate Fotografia Siracusa – Contemporary Photography”.

La fotografia contemporanea allieterà quindi la vista e le menti del pubblico dal 2 Luglio al 24 Agosto (dal Martedì al Sabato dalle 17:00 alle 20.00) con una serie di mostre che si prolungheranno ciascuna per 12 giorni, offrendo un panorama di stili e di gusti che, come ha spiegato lo stesso Salvo Zito, perno fondante della fototeca, hanno “come denominatore comune la diversità”.

Numerosi, come sempre, gli appassionati e non solo intervenuti al primo appuntamento della rassegna per gustarsi le due mostre esposte nelle pareti di questo luogo di incontro. Alla fine della presentazione, e non è la prima volta, la visita delle mostre è stata accompagnata dalla musica del duo formato da Nicoletta Palermo e Gabriele Agosta, due apprezzati artisti nostrani.

Tornando alle elaborazioni, parliamo di “Photographies barOques” di Claire e Philippe Ordioni, e di “Tierra madre y otros“, di Montserrat Diaz: due lavori apparentemente opposti ma che si inseriscono nell’ambito della fotografia surrealista, ha spiegato Giuseppe Cicozzetti, altro perno della fototeca, a cui è affidata la critica.

 

calendario mostre

Non sveliamo altro, vi invitiamo ad abbandonarvi nel corso dell’estate a questa rassegna tra surrealismo, reportage, fotografia documentaristica eccetera, secondo le date in calendario.

Come ha detto un altro elemento di spicco di questo laboratorio culturale, il fotografo Massimo Gurciullo, “la Fototeca Siracusana consente da sempre al proprio pubblico di giungere alla scoperta di autori già immersi nel circuito internazionale“. Nella sua piccola collocazione e in un ambiente familiare Fototeca Siracusana rappresenta dunque una favolosa risorsa a disposizione di quanti desiderano utilizzare il tempo libero arricchendo il proprio pensiero culturale.

Una bella risposta a chi si ostina a dire che a Siracusa non c’è nulla da fare.

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